Tra le prestazioni erogate in ambito residenziale a ciclo continuativo vi rientrano, ad esempio, il ricovero presso residenze socio-assistenziali, RSSA, RSA e residenze protette, da parte di persone maggiorenni.
In base al tracciato tecnico di controllo fornito dall’Inps, il modello Isee Socio Sanitario Residenze può essere presentato solo se il beneficiario della prestazione è disabile o non autosufficiente.
Per le sole prestazioni erogate in ambiente residenziale a ciclo continuativo si tiene conto:
- della condizione economica dei figli del beneficiario non inclusi nel nucleo, per differenziare il caso dell’anziano che può contare sull’aiuto economico dei figli da quello dell’anziano solo. Tale componente aggiuntiva non si applica però se il figlio o altro componente del suo nucleo è riconosciuto portatore di handicap, ovvero è stata accertata (in sede giurisdizionale o dalla pubblica autorità competente in materia di servizi sociali) l’estraneità del figlio in termini di rapporti affettivi ed economici;
- delle donazioni di cespiti immobiliari del beneficiario avvenute dopo la prima richiesta di ricovero in casa di riposo (tali donazioni continuano a far parte del patrimonio del donante) e/o effettuate nei tre anni precedenti la richiesta di ricovero se effettuate a favore di persone tenute agli alimenti ex art. 433 del codice civile.
In questi casi il richiedente ha facoltà di dichiarare un nucleo familiare ristretto rispetto a quello ordinario, composto esclusivamente dal beneficiario delle prestazioni, dal coniuge, dai figli minorenni e dai figli maggiorenni a carico ai fini IRPEF (a meno che non siano coniugati o abbiano figli).